Cara Teresa Razzauti, Bob Hoskin non era meglio come Mangiafuoco?

La prima cosa che mi viene da pensare all'inizio di questa fiction è: Ma chi ha fatto il casting? A parte la recitazione lenta e priva di azioni collaterali ai dialoghi che si sa, caratterizza le fiction all'italiana; alcuni attori sono parecchio "fuori luogo".

A parte questo Bob Hoskin che come dico nel titolo vedrei molto più come mangiafuoco (o un bandito) piuttosto come un padre amorevole e tanto caro come il Geppetto descritto nel pinocchio di Collodi; la Letizietto ha bisogno decisamente di qualcosa per smuoversi da quell'atmosfera di depressione che trasmette: non ho mai visto un "grillo parlante" così messo male. E sì che si usa dire "sei vivace come un grillo" e via discorrendo.
Poi, qualcuno vuole insegnare al gatto e la volpe che sono prima di tutto complici oltre che personaggi a sè stanti? Con questo intendo dire che non c'è nemmeno un momento nel film in cui i due si scambiano uno sguardo.
Si salva un poco da queste mie critiche pinocchio che, nel suo piccolo, cerca di uscire dalla staticità recitativa assieme ad una professionale Margherita Buy Fatina invece anonima per quanto mi riguarda.

La regia ha un grande margine di miglioramento.
La sceneggiatura è abbastanza essenziale e a volte ambigua.

Cinema italiano, io non so come farglielo capire che dovrebbe darsi una scossa, perché ai suoi ritmi non ci sta più nessuno.
Ci vogliono talenti sullo schermo, non raccomandati o quanti altri che vengono da troppa televisione e si sono un pochino esaltati, o sono stati un pochino esaltati per le loro doti recitative, che grazie al cielo non sono assolutamente riconosciute internazionalmente, e spero, nemmeno più nazionalmente...

Io aspetto ancora il giorno di poter essere orgoglioso di un film italiano contemporaneo... perché di basare il nostro orgoglio sul solito Fellini ne sono un po' stanco.

Spero che queste critiche possano smuovere qualche animo e contribuire ad una rivoluzione, necessaria.

Grazie per l'ascolto,
Uno spettatore.

uno spettatore.